Su, su, vi sento lamentarvi “ma quelle belle ricette sugnose di una volta, non le metti più?”
Eh, come no, pronti!
In una versione che Ada aveva pensato per le debosciate frettolose, nella mitica agenda Cigno del ’48.
Questa ricetta l’ho scelta perché mi fa pensare all’Infanta del mio cuor, e alle sue torte fantasiose.
Spaghetti di magro
[il nome è un trionfo della negazione]
In un tegame fate insaporire e condensare in 50 grammi di burro 250 gr di Super Pomidoro Pelati Cigno[è un aereo? E’ un uccello? No, è super pomodoro!]
Facoltativa [tanto, cucinate voi, cosa volete che cambi…] l’aggiunta di uno spicchio d’aglio o d’un mazzetto d’odori, da togliere a cottura avvenuta [no, perché, Ada, io volevo avvoltolare gli spaghetti sul mazzetto con carote e sedano…]
A parte, in un casserolino, ponete due cucchiai d’olio e 5 acciughe ben pulite e sfilettate: in più, volendo [certo che voglio! Infanta! Corri! E’ il nostro momento!] un cucchiaio di panna, che raffina il sapore delle acciughe [e certo, acciughe e panna, una prelibatezza raffinata. Chi non lo sa.]
Mettete il casserolino […il casserolino…] a bagnomaria affinché le acciughe si sciolgano senza friggere.
Tolti dal fuoco pomodori e acciughe, riuniteli [con abbracci e commozione] rimestateli, e condite gli spaghetti, cospargendoli poi generosamente [eh, taccagnone?!] di formaggio.
Dunque vediamo Ada:
burro, panna, formaggio…
magri magri, sì, non c’è che dire.
cazzarola mi manca il casserolino altrimenti starei già sui fornelli… a legna.
gi
anche tu, però… manco gli strumenti di base.
dabo diglielo che pura indecenza.
scusate, io al pensiero di panna, acciughe e salsa con l’aglio sono già seduta sul wc.
sniff sniff… buaaaaaaaaaaa vado a nascondermi nell’angolo della vergogna!
gi
Beh, sia l’Omino dei Cantieri che la sottoscritta siamo a dieta. Ma il prossimo sgarro potrebbe essere proprio questo!