‘spetta che mi pettino.
Partecipo a un evento bloggarolo, ayeah, pare che so’ una vera.
No, niente, non ci crede nessuno.
Comunque. Oggi noi blogger cuciniamo insieme, virtualmente s’intende, e inviteremo a pranzo qualcun altro, una persona che è dovuta scappare dal suo Paese per fuggire alla guerra e alla persecuzione e che qui in Italia deve ricominciare da zero.
Infatti chi partecipa, ma anche chi legge eh, non s’offende nessuno, può contribuire al Centro Astalli . Tutti i dettagli qui.
Ma bando alle ciance, chè qua è quasi ora di pranzo e ancora non ho messo su niente, e se Ada mi becca mi uccide.
Questa non è una ricetta di Aduccia (lo avreste capito notando l’assenza di sugna, ma ve lo anticipo), è roba mia, ma roba di cuore.
E’ una ricetta di quando vivevo in 25 mq, in una zona bellissima, con il vicino di sotto che riteneva che mi divertissi a buttarmi giù dal letto saltando, e il vicino di fronte, un maestro di lirica col fisico del Mago Pancione che amava girare nudo per casa, e i vicini del cortile, che cantavano ‘mbriachi Cielito Lindo
E poi c’era la mia Pucci, la migliore amica convivente.
La quale ha alcune granitiche certezze, tra le quali figura(va) questa:
NON MI PIACCIONO I POMODORI SECCHI
“Ma come li faccio io sì, vedrai” dicevo io, materna come non mai “No, ti dico di no, non mi piacciono e basta” rispondeva lei, caparbia come sempre. “Facciamo così, io ce li metto, poi se non ti piacciono li scansi” concludevo io, risolutiva come una volta in eoni.
Il risultato fu che Pucci mangiò il mio piatto, comprensivo di pomodori secchi, e lo apprezzò, molto, al punto di chiedermi di rifarlo spesso.
Ergo, il nome di questo piatto è “vedrai che ti piace”
Ingredienti (diciamo per 4, fa cifra tonda):
- 400 grammi di pasta fresca all’uovo [io ho usato dei raffinatissimi Garganelli della Sma] [se pensate che 400 grammi siano troppi, seccacci che non siete altro, mangiatene di meno. Non m’offendo]
- una vaschetta piccola / tre o quattro mestolate di olive miste piccanti: nel mio supermercato le vendono al banco gastronomia già mescolate con pezzettini di peperoncino fresco, e le chiamano “fantasia mediterranea” per darsi un tono [ebbene sì, sono una chef raffinatissima, lo avrete notato]
- una vaschetta piccola (una mestolata o due) di pomodori secchi sott’olio [sempre al banco gastronomia. Oh, perlomeno è fresco]
- 220 [col bilancino, debosciate!] di ricotta di pecora [chè se pensavate di fare le donne magre con quella di mucca, avete sbagliato ricetta]
- Sale: un pizzico di quello grosso [le olive sono salate. E io cucino sciapo. Problemi?!]
Procedimento
Rassicurare Pucci: “sì, ci sono i pomodori secchi, ma si sentono appena”
Mettere a bollire l’acqua per la pasta [tutto, vi devo dire]
Disossare le olive [i marrani nel misto mettono sia olive denocciolate, sia olive grandi col nocciolo, sia olive piccolissime col nocciolo. Maledetti. Disossare le olive piccolissime. Cattiveria] e tagliarle a pezzetti se necessario; se presente, tagliate a pezzettini anche il peperoncino.
Tagliare a striscioline i pomodori secchi
State ammirando il mio stile perfetto? eh? ve? eh? Che taglio, eh.
Almeno, per amore di Cracco, ho usato il tagliere
Rassicurare ancora Pucci: vedi, sono piccoli piccoli, non si sentiranno molto. Giuro.
Mescolare la ricotta con le olive e i pomodorini a pezzetti. Nel caso venisse un blocco unico o, come dice Barbieri, un mappazzone [anzi, un mappassone] aggiungete acqua di cottura, ma poca alla volta, se no diventa troppo liquido ed avrete inventato il moto perpetuo.
Cuocete la pasta, scolatela [ve lo devo dire, perchè se no servite il minestrone, ve conosco] e mescolate il tutto.
Anzi, come si usa oggi… Impiattate.
Voi.
Io sono sempre quella che, quando ha cucinato in tv con Cuoco Alberico, ha spetasciato gli spaghetti sul fornello.
Rassicurate Pucci: “dai, assaggia, vedrai che ti piace”
Osservare la vostra amica mangiare di cuore i pomodori secchi, e sorridete beffarda.
Le storie sono per chi le ascolta, le ricette per chi le mangia.
Questa ricetta la regalo a chi legge.
Non è di mia proprietà, è solo parte della mia quotidianità:
per questo la lascio liberamente andare per il web
domenica ho un pranzo speciale e non avevo il primo! ora sì! Questi sono fra i miei ingredienti preferiti! Grazie!
Se ti vedesse Ada tua, a proporre una ricetta con ingredienti del supermercato… Come minimo ti farebbe coltivare per un anno 1 metro quadrato di pomodori da essiccare!
Purtroppo io non mangio piccante ma chissà, dici che se la provassi piacerebbe anche a me, come alla Pucci? 😉
P.S. Hai cucinato in tv? Uau, sei famosa! 😀
Uh, famosa, guarda… si e no che mi hanno visto le zie (ma se cerchi qui sul blog o su youtube mi trovi…)
Il piccante é molto smorzato dalla ricotta, ma nel caso, usa olive non piccanti (ohibó, le impensate soluzioni di dabogirl)
m’hai fatto sganasciare ( si può dire, qui, no?) e, ovviamente, anche morire di fame. sono solo le 11,30, però. andrò giù di caffé e sigaretta. e penso che quando torno a casa ho il frigo vuoto e la casa piena (di nani urlanti morti di sonno).
chissà che nel weekend riesca a prepararla, la tua ricetta, per me e il Papi.
comunque grazie. io adoro sempre chi mi regala un sorriso.
cià!
se li è sbafati tutti e 400 grammi? All’ anima. buona Dabo, se ci mettevi un cucchiaino di sugna non ci avrei manco fatto caso, ma cos^sono meglio.
400 se siamo in 4, se no un pochinino ino meno.
così? Senza manco due dita di sugna? Nudi e crudi li volgiamo lasciare sti pomodorini? bah! che delicatina che sei!
Erano sott’olio… vale?
se ti confessassi che neanche a me piacciono i pomodori secchi??
mi hai dato una speranza, manco a me piacciono i pomodori secchi.
Ehm , neanche le olive.
Ok, sono debosciata, vado a mettermi nell’angolino coll’Artusi in bilico sul capo…AH, NO, CON LA CIGNO, SCUSA SCUSA SCUSA! Ho detto Artusi? Non l’ho detto, vero?
Peccato. Avevo appena fatto una cosa di lavoro che ti riguardava, ma la cancello. Eh. Peccato. Hai detto Artusi.
E peccato. Avevo fatto una cosa per te, ma la cancello.
Artusi. Tzé
disossare le olive? aaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaarghhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhhh
vado a disconoscerti dalle amicizie.
gi
RICOTTA???
Stanotte Ada viene a tirarti i piedi, lo sai???
PS anche mio marito chiama osso il nocciolo delle olive…
brava niente ricotta leggera, vai con quella di pecora!!!!!!!!
Io non li ho mai mangiati… così, per dire… no, vedi tu… ;o)
ma ciao…devo cercarti da altre parti o hai deciso che l’esperienza era conclusa? spero comunque che stiate bene…un saluto rosalba rrr
No no…
sono un po’ “off” io, ma… ci sono.
Se mi cerchi su facebook sono Dabogirl Scinti, colà 🙂