Mustela Pandala s’aggira vicino la cassa del supermercato, si mette sulla punta dei piedi, guarda la cassiera, le fa il sorrisone finto timido che ha già spezzato migliaia di cuori.
La cassiera, gentilissima, la saluta: “Ma ciao, che carina che sei… come ti chiami?”
E Mustela, con solennità:
Ho fatto la cacca, io.
Io ho cercato di sotterrarmi sotto le casse dell’acqua, la cassiera ha ostentato non chalanche ed ha persino regalato a Mustela Pandala una confezione con stelle filanti, coriandoli e trombetta.
Per festeggiare l’evento, credo.