Della mia passione per le lavanderie a gettone già sapete.
Quello che forse non vi ho raccontato è che vicinissima a casa mia c’è una fantastica lavanderia a gettoni.
Ha aperto quasi in contemporanea al mio arrivo, secondo me si son dati una voce "oh, c’è la matta invasata di lavanderie a gettoni, se apriamo abbiamo svoltato!"
La prima volta ci sono andata armata delle peggiori intenzioni, con un borsone di panni da lavare (…bieca scusa), il libro di Harry Potter e il pc. Poi ho scoperto che lì la connessione wireless non c’era, quindi il pc è stato tristemente usato per rimettere a posto vecchi file.
Not posh at all.
E’ passato tempo e quella lavanderia è cambiata, i divanetti ora sono sempre occupati da buste e bustone di panni lavati o da lavare, il personale è gentilissimo e sta lì a badare al tuo bucato mentre tu te ne vai a fare un giro (…un po’ mi spiace, di non star lì a guardare i miei panni gonfiarsi e girare nell’asciugatrice, ma tant’è)…
Ultimamente c’è una ragazza bionda molto gentile (e molto incinta), straniera, che è sempre disponibile a dare consigli ed aiuti.
Comunque sia, trovo sempre una scusa per andare.
Tempo fa avevo un carico di panni di MustelaPandala, ed essendo in piena stagione dei monsoni, non ne volevano sapere di asciugarsi. L’asilo era il giorno dopo e non avevo quasi nulla da mettere nel sacchetto del cambio. Carico 7 kg di panni bagnati in un bustone, e vado in lavanderia.
Chiusa.
Sob.
Era proprio chiusa, eh, non è che faceva finta: chiusa. Non per sempre, ma per quella sera sì.
Torno a casa (esclamando "poffare!") , controllo sul sito, e sostengono che siano aperti fino alle 22.
mmmm…
siccome sono
una grandissima rompiballe
una precisetta noiosa
una spina nel sedere
molto affezionata a questa linea di lavanderie, ho ben pensato di scrivere al servizio clienti… senza speranza che mi leggessero o che rispondessero.